CIRIO AGRICOLA SRL

La storia di Cirio Agricola S.r.l. inizia, nel 2005, allorquando la famiglia Benetton decide di investire nel settore agro-zootecnico nel sud Italia, aggiudicandosi l’azienda all’asta. Negli anni seguenti, spinti dalla volontà di rendere la Cirio Agricola un’azienda all’avanguardia, sono stati posti in essere molteplici e profondi interventi di ristrutturazione.

Per raccontare la nostra storia occorre fare un salto indietro nel tempo;

Tutto ha inizio sul finire degli anni ’20 del Novecento, quando la Cirio – Società generale delle conserve alimentari acquistò quella che è tuttora conosciuta come “La Fagianeria” sita nel caratteristico borgo casertano di Piana di Monte Verna.

Dopo l’Unità d’Italia, “La Fagianeria” divenne di proprietà della famiglia Centori e successivamente venduta, agli inizi del ‘900, all’avvocato napoletano Carlo Carunchio, nonché podestà di Piana di Caiazzo. Infine, nel 1929, la struttura passò nella proprietà della Cirio – Società generale delle conserve alimentari, fondata da Francesco Cirio che decise di investire massicciamente nel mezzogiorno d’Italia ed in particolare in Campania.

Quando nel 1900 Francesco morì, la Società passò al suo socio d’affari, Pietro Signorini il quale, in 16 anni, rafforzò la capacità produttiva della Società, incrementando gli investimenti nell’area partenopea e potenziando la rete di vendita.

Quando anche Pietro purtroppo morì, nel 1916, il nuovo corso della Società fu targato da un altro Signorini, suo fratello Paolo. In 20 anni Paolo costruì nuovi stabilimenti, uno zuccherificio a Capua e cinque aziende agricole in provincia di Caserta: “La Fagianeria” a Piana di Monte Verna, “La Balzana” a Santa Maria la Fossa, “Toteri” ad Alife, “Matese” ad oltre 1.000 metri sul mare e “Moscarelli” a Sessa Aurunca.

L’uomo e l’ambiente sempre al centro, binomio perfetto di crescita e di sviluppo. L’idea alla base della Società guidata all’epoca da Paolo Signorini era che se la comunità intorno all’azienda era sana, felice, appagata allora, anche l’ambiente e il prodotto finale, sarebbero stati tutelati.

Così, fu naturale per Paolo attuare una serie di misure per garantire il benessere dei propri dipendenti e intorno al 1938 fondò la Cassa Mutua Aziendale Cirio con lo scopo di assistere i propri dipendenti e le loro famiglie in caso di malattie, realizzò in tutti gli stabilimenti mense completamente gratuite, creò scuole per i figli degli operai e per gli operai analfabeti. La gestione di Paolo Signorini terminò nel 1970, anno in cui la Società fu rilevata dalla S. M. E., Società Meridionale Elettricità̀, controllata dall’ I. R. I., Istituto Ricostruzione Industriale.

Si passò, quindi, da una gestione privata a una gestione pubblica, con un cambio di denominazione, la Società divenne la Cirio Bertolli De Rica Società Generale delle conserve alimentari S. p. A.; una nuova gestione che durò 23 anni, quando, nel 1994, il proprietario divenne Sergio Cragnotti e la denominazione sociale cambiò nuovamente in Cirio Polenghi De Rica S. p. A. La gestione Cragnotti durò, quasi, un decennio e nel 2004, dopo le note vicende del crollo finanziario, la Società fu collocata in amministrazione straordinaria. Quest’ultima fase di transizione servì a vendere, nel 2004, il ramo delle conserve alimentari al gruppo cooperativo Conserve Italia, leader europeo nell’industria conserviera e, nell’ottobre del 2005, le aziende agricole di “La Fagianiera” e “Toteri” alla famiglia Benetton.